Milano, incendio in autofficina: 3 morti e 4 feriti

Condividi questo articolo?

Morti padre, madre e figlio. L’ipotesi: fiamme partite da un’auto in riparazione

Pubblicità

Tre persone – madre, padre e figlio – sono morte e 4 sono rimaste ferite nell’incendio divampato questa sera in un’autofficina di via Fra Galgario, in zona Gambara a Milano. Lo fanno sapere i vigili del fuoco del comando di Milano, aggiungendo che le fiamme sono state domate e l’incendio circoscritto, evitando che si propagasse ai piani superiori del condominio. Le vittime – fanno sapere i vigili del fuoco – facevano parte della stessa famiglia e si trovavano in un appartamento al terzo piano dell’edificio. Il padre – fa sapere l’azienda regionale di emergenza urgenza della Lombardia – aveva 66 anni, la madre 63 e il figlio 34.

Pubblicità

Sale a 4 il numero dei feriti: si tratta di un 39enne portato per le ustioni in codice giallo al Policlinico e di tre persone (una donna di 68 anni, un’anziana di 89 e un uomo di 56) portati in codice verde agli ospedali San Giuseppe e San Carlo.

La testimonianza

“Mio papà stava rientrando, quando è scoppiato l”incendio e in un secondo le fiamme hanno avvolto tutto il palazzo”, racconta un ragazzo che abita nel condominio di via Fra Galgario.

I vicini, in strada fuori dal palazzo evacuato, raccontano che le fiamme sarebbero partite da un’auto in riparazione. In pochi attimi, poi, avrebbero raggiunto tutto il palazzo, la cui facciata è annerita dal fuoco. Sul posto sono intervenute otto squadre dei vigili del fuoco per un totale di una cinquantina di uomini. In azione anche il Nia (nucleo investigativo antincendio) e il nucleo di polizia giudiziaria, che dovranno chiarire le cause dell’incendio.

L’indagine

La procura di Milano aprirà un fascicolo per omicidio colposo, disastro e incendio colposo. Il titolare dell’officina – a quanto si apprende – verrà iscritto nel registro degli indagati a sua garanzia.

E’ stato “un incendio incontrollabile”, secondo il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, sulla base del sopralluogo effettuato con il comandante della Polizia locale Marco Ciacci. Il rogo “si è sviluppato verosimilmente su un’auto che era in riparazione. Questo, per la benzina e per la presenza di materiali altamente infiammabili, ha innescato un incendio non controllabile, che verosimilmente ha interessato dell’altro materiale combustibile come pneumatici, che hanno provocato di conseguenza un fumo straordinario”. “Da quello che ho potuto vedere – ha detto l’aggiunto – dall’annerimento delle pareti si capisce che c’è stato uno straordinario carico di incendio, ma la valutazione dovrà essere fatta dagli esperti. Questa è soltanto la prima immagine che noi abbiamo avuto”.

Le tre vittime “non sono riuscite a scappare”, ha aggiunto Siciliano. “Gli appartamenti del primo e del secondo piano fortunatamente erano vuoti”, altrimenti “avrebbe potuto essere disgrazia ancora maggiore”, ha osservato la pm.

 

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.